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Mobilità dei giovani per l’apprendimento

14 luglio 2009

 La Commissione ha pubblicato l'8 luglio scorso, un Libro verde intitolato “Promuovere la mobilità dei giovani per l’apprendimento”. L'obiettivo è avviare una consultazione pubblica sul modo migliore di accrescere le opportunità dei giovani per sviluppare le proprie conoscenze e abilità recandosi in Europa.

Negli ultimi anni a livello politico e nella cerchia degli addetti ai lavori si sono tenute diverse discussioni e riflessioni sui vantaggi della mobilità per l'apprendimento. Con questo Libro verde la Commissione apre la discussione su tale tematica ad un pubblico più ampio, sollevando una serie di quesiti e sollecitando risposte. 

Il periodo della consultazione scade il 15 dicembre 2009. La Commissione esaminerà quindi le risposte ricevute e preparerà una proposta per un follow-up pratico.

Come ha spiegato il Commissario europeo per l’istruzione, Ján Figel’, “la mobilità dei discenti è un elemento positivo sia per le singole persone, sia per le scuole, le università e le istituzioni di formazione, sia per la società nel suo insieme. Essa contribuisce a sviluppare qualifiche, conoscenze linguistiche e competenze interculturali e potenzia la capacità delle singole persone e delle organizzazioni di innovare e competere a livello internazionale. Dobbiamo incoraggiare la mobilità in modo da far sì che andare all’estero per studiare costituisca la norma e non l’eccezione. Questo è un fattore importante per assicurare tanto la solidità e la sostenibilità della ripresa economica dell’Unione Europea, quanto la coesione sociale delle società nell’Europa del 21° secolo.”

L'UE ha una lunga tradizione di aiuto ai giovani attraverso diversi programmi ed iniziative. Nei 22 anni della sua esistenza il programma Erasmus ad esempio, ha aiutato due milioni di studenti a svolgere parte dei loro studi o collocamenti di lavoro all'estero. Ma il sostegno dell'UE copre una gamma molto più ampia di ambiti che vanno dall'istruzione superiore a aziende, ricerca, istruzione professionale e apprendistati, istruzione di secondo livello, scambi di giovani e volontariato, sfera culturale, giovani imprenditori e società civile.

La Commissione europea ha inoltre contribuito a sviluppare diversi strumenti per agevolare l'espatrio dei giovani a fini di studio, compresi Europass e il sistema europeo di accumulazione e trasferimento dei crediti (ECTS) per quanto concerne l'istruzione superiore.

Resta il fatto che andare all'estero rimane ancora l'eccezione piuttosto che la regola. Nel 2006 circa 310.000 giovani hanno potuto recarsi all'estero con il sostegno dei programmi europei. A ciò corrisponde soltanto lo 0,3% dei giovani nella fascia di età di 16-29 anni dell'UE.

 

Per saperne di più:
Libro verde "Promuovere la mobilità dei giovani per l'apprendimento " dell'8 luglio 2009 (in inglese)
Consultazioni pubbliche



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