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La Commissione europea ha oggi presentato un nuova consultazione pubblica per meglio definire i dettagli pratici dell'iniziativa dei cittadini prevista dal Trattato di Lisbona. L'iniziativa dei cittadini consentirà a un milione di cittadini di chiedere alla Commissione di presentare in sede europea una determinata proposta politica.

"La partecipazione dei cittadini al processo decisionale è un fattore essenziale per la democrazia" ha affermato Margot Wallström, Vicepresidente della Commissione europea responsabile per le relazioni interistituzionali e la strategia della comunicazione. "Il trattato di Lisbona fornirà ai cittadini uno strumento per esprimersi e per influire direttamente sul processo decisionale dell'UE".

A lanciare la consultazione è il Libro verde pubblicato oggi dalla Commissione europea che delinea alcune questioni pratiche relative alle modalità per meglio far funzionare l'iniziativa. Si tratta di questioni quali il numero di paesi di cui devono essere cittadini coloro che promuovono un'iniziativa, le modalità per controllare la veridicità delle firme, la forma in cui dovrebbe configurarsi una petizione, le scadenze.

La consultazione pubblica si concluderà entro gennaio per consentire poi di varare il provvedimento entro il 2010. Successivamente a tale data la Commissione europea presenterà una proposta di regolamento da adottarsi poi in sede di Parlamento europeo e di Consiglio. Sarà poi possibile per i cittadini, con un milione di firme raccolte in un numero significativo di Stati membri, di chiedere direttamente alla Commissione di esaminare e approvare una proposta in uno degli ambiti di competenza dell'UE. "Si tratta della prima decisione presa in base al Trattato di Lisbona che dà la possibilità a tutti i cittadini di influenzare direttamente la politica UE", ha sottolineato Wallstrom.

Per saperne di più:
Libro verde sull'iniziativa dei cittadini [EN]
La consultazione pubblica [EN]