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Ghirlande natalizie: secondo la UE il 30 per cento presenta seri rischi di sicurezza

3 dicembre 2009

luci di NataleLa Commissione europea ha presentato una relazione sui risultati di un progetto comune di sorveglianza del mercato che ha coinvolto le autorità competenti di cinque Stati membri (Ungheria, Germania, Slovacchia, Slovenia e Paesi Bassi) tra novembre 2007 e maggio 2009. Nel corso dell’indagine sono state effettuate prove su 196 campioni aleatori di ghirlande luminose, appartenenti a tutte le classi di prezzo, che sono stati analizzati rispetto a 20 requisiti tecnico-amministrativi.

"Se vogliono i lumi natalizi, i consumatori devono essere sicuri che la loro sicurezza non sia in pericolo" – sostiene il commissario Meglena Kuneva - "I consumatori sono disposti a spendere e a scegliere in occasione degli acquisti natalizi, ma mai a scapito della sicurezza. Questa relazione è un campanello d’allarme. Le autorità nazionali e l’industria intensificheranno gli sforzi per colmare le carenze e i difetti che una serie di prodotti scadenti fanno entrare nei negozi e nelle nostre case. Ma per ridurre al minimo i rischi di sicurezza occorre anche la collaborazione dei consumatori: bisognerà che essi siano vigili, attivi e consapevoli in modo che tutti possano trascorrere un Natale sicuro e sereno".

Nel campione preso in esame, oltre il 30 per cento dei prodotti presentava seri problemi di non conformità ai requisiti minimi di sicurezza nella costruzione. Sono stati rilevati, infatti, numerosi problemi relativi a spine difettose, cavi di alimentazione di sezione insufficiente, materiali isolanti inadeguati, ancoraggio inadeguato delle parti elettriche, con conseguente possibilità di scosse elettriche e di incendio. Un altro 40 per cento dei prodotti del campione presentava invece problemi relativi all’etichettatura, di solito carente e in diversi casi del tutto assente. Significativo il fatto che il 41 per cento dei prodotti difettosi provenisse dalla Cina.

L’inchiesta ha però anche dimostrato che l’attività di controllo è efficace nell’impedire che prodotti difettosi possano giungere nelle case dei consumatori, dal momento che se in Ungheria ben il 95 per cento del campione esaminato è risultato difettoso, nei Paesi Bassi tale percentuale scende al 56 per cento, grazie ad una azione mirata di controllo delle autorità nazionali olandesi svolta negli ultimi otto anni.

Per saperne di più:

Vai al comunicato della Commissione europea

vai al sito della Commissione europea – DG Salute e Consumatori



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