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Nel 2009, il numero delle domande di asilo è cresciuto dell'8%, in linea con la tendenza dei precedenti due anni. Mentre si è drasticamente ridotto del 50% il numero degli ingressi irregolari registrati nell'UE, dopo la crescita del 62.3% registrata tra il 2007 e il 2008. Sono i dati che emergono dall'annuale rapporto di EURODAC, il database biometrico europeo che aiuta a determinare quale stato membro sia responsabile per esaminare le richieste di asilo.
Secondo le norme dell'Unione, infatti, la richiesta di asilo è di competenza del primo paese di ingresso in UE, ma date le complesse dinamiche dell'immigrazione clandestina è spesso difficile stabilire quale sia tale paese. Con il database di impronte digitali EURODAC, si aiuta "a stabilire quale stato membro debba esaminare le richieste di asilo - ha precisato la Commissaria UE agli Affari Interni, Cecilia Malmstroem - attraverso la registrazione e il confronto delle impronte digitali dei richiedenti e degli immigrati irregolari, prevedendo l'invio di richieste multiple".
Nel 2009 sono state ben 236.936 le impronte digitali analizzate, di cui 31.071 di persone colte sul fatto mentre attraversavano le frontiere Ue illegalmente e 85.554 di persone arrestate quando già si trovavano su suolo UE senza averne il diritto. Aumenta il numero di domande di asilo (l'8% in più nel 2009 rispetto all'anno precedente) e le domande multiple (dal 17,5% del 2008 al 23,3% del 2009), ma cala della metà il numero degli immigrati irregolari registrati (da 61.945 del 2008 a 31.071 del 2009).
Il paese da cui è arrivato a EURODAC NEL 2009 il maggiore numero di segnalazioni è stato la Grecia, dove sono state più di 18.700. In Italia, il numero di segnalazioni è fortemente diminuito passando dalle 32.052 del 2008 alle 7.300 dello scorso anno (-75%). Forte riduzione è stata registrata anche in Spagna, dove si è passati da 7.068 a 1.994.
Si tratta di cifre però, sottolinea l'UE, che "non rappresentano in modo esaustivo i trend e i numeri dell'immigrazione illegale nell'UE", anche perché tra l'altro si riferiscono agli immigrati irregolari registrati, inseriti nel database e quindi sottoposti a un controllo incrociato dai diversi paesi UE per verificare l'eventuale legittimità della domanda d'asilo.
Per saperne di più:
EURODAC (da Euroacronimi)