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Entrano in vigore oggi disposizioni meno severe, previste dal Regolamento europeo 297/2010, per il trasporto di sostanze liquide a bordo degli aerei. Ma i viaggiatori potranno beneficiarne solo negli aeroporti che si sono dotati di nuove strumentazioni per il controllo di sicurezza. In Italia, comunica l'ENAC, l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, si continueranno ad applicare le misure più restrittive. Ma la posizione del nostro Paese non è isolata. E la Commissione europea, per evitare confusione, decide di differire l'attuazione delle nuove norme.
Partiamo dal principio. Il Regolamento N. 297/2010 della Commissione del 9 aprile 2010 allenta le restrizioni adottate dall'Unione per proteggere i passeggeri dalla minaccia terroristica costituita dagli esplosivi in forma liquida. Si consente infatti di introdurre nelle aree sterili o a bordo degli aeromobili i liquidi, gli aerosol e i gel che superano i 100 millilitri anche se acquistati in un aeroporto di un paese terzo o a bordo di un aereo mobile di un vettore aereo non comunitario. Ma a una condizone: che "il liquido sia contenuto in un sacchetto conforme alle linee guida per i controlli di sicurezza raccomandate dall’Organizzazione internazionale dell'aviazione civile e che il sacchetto mostri chiaramente che l'acquisto è stato effettuato nelle trentasei ore precedenti nelle aree lato volo dell’aeroporto o a bordo dell'aeromobile".
Non solo. Perchè le nuove misure possano essere applicate, gli aeroporti devono essersi dotati di attrezzature di controllo adeguate a garantire la sicurezza in linea con le norme stabilite dalla legislazione di attuazione adottata dalla Commissione.
L'ENAC spiega sul suo sito che "le tipologie di apparati testati ufficialmente dai laboratori europei, salvo alcune isolate sperimentazioni, non hanno beneficiato di consistenti prove operative ufficiali in ambienti reali", pertanto "tali apparecchiature non sarebbero perfettamente efficaci nell'individuazione di materiale esplosivo". Per questo motivo, oltre "all'attuale quadro di destabilizzazione dell'area nordafricana e di alcuni paesi del Medio Oriente", l'Ente aveva già nei giorni scorsi espresso l'intenzione di mantenere le regole più restrittive, possibilità consentita dal Regolamento europeo 300/2008. Intenzione manifestata anche da "altri Stati Membri, quali Francia, Paesi Bassi, Regno Unito". Solo la Germania sarebbe in grado di applicare immediatamente le nuove norme comuni.
Una situazione che in queste ore ha generato molta confusione e ha indotto la stessa Commissione europea a intervenire. In una comunicazione, l'esecutivo europeo rende noto oggi che viste "le difficoltà applicative del Regolamento europeo 297/2010" si richiede agli Stati membri UE "di differire l'attuazione della normativa stessa, originariamente prevista per la data odierna". A breve, "gli Stati Membri della UE verranno convocati ad un incontro per la sicurezza del trasporto aereo al fine di discutere la nuova normativa e le misure necessarie per una sua efficace applicazione".
L'ENAC, alla luce di questa nuova situazione, fa sapere che "continuerà nella valutazione delle misure che possano permettere l'entrata in vigore di operazioni di screening sui liquidi, onde consentire il trasporto a bordo degli stessi".
Per saperne di più:
Trasporto di liquidi nel bagaglio a mano (sito dell'ENAC)