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Acque di balneazione UE di buona qualità

16 giugno 2011


Cipro, dove il 100 per cento delle zone di balneazione rispetta valori guida rigorosi, ha ottenuto il risultato migliore, seguito da Croazia (97,3 per cento), Malta (95,4 per cento), Grecia (94,2 per cento) e Irlanda (90,1 per cento).
Queste cifre sono tratte dal rapporto sulle acque di balneazione (Bathing Water Report) pubblicato ogni anno dall'Agenzia europea dell'ambiente (Aea) e dalla Commissione europea, nel quale viene messa a confronto la qualita' delle acque di oltre 21.000 zone di balneazione, sia costiere che interne, in tutta l'Ue-27. L'Italia raggiunge invece l'85,3 per cento delle acque di balneazione a livello costiero, in calo rispetto all'anno precedente, mentre le acque interne è il 72,7 per cento a raggiungere il livello minimo dei valori guida imposti dall'Ue in aumento rispetto al 2009.

In generale nel 2010 il 92,1 per cento delle acque di balneazione costiere e il 90,2 per cento delle acque di balneazione interne in Europa era conforme agli standard qualitativi minimi. Solo l'1,2 per cento delle acque di balneazione costiere e il 2,8 per cento delle acque interne non erano conformi. Le zone restanti non sono state classificate per mancanza di dati sufficienti. In generale, la qualità delle acque di balneazione costiere è peggiorata tra il 2009 e il 2010: il numero di corpi idrici che risultava conforme ai valori obbligatori e' sceso del 3,5 per cento, mentre quelli conformi ai valori guida sono diminuiti del 9,5 per cento. Anche la qualità delle acque interne è peggiorata: il numero di fiumi e laghi conformi ai valori guida è sceso del 10,2 per cento, nonostante il rispetto dei valori obbligatori sia rimasto pressoché invariato. I fiumi, in particolare, mostravano situazioni problematiche: solo il 25 per cento dei fiumi balenabili raggiunge i valori guida.

Janez Potocnik, commissario responsabile per l'Ambiente, ha dichiarato: "Sono lieto di constatare che la qualità delle acque di balneazione in Europa continua ad essere elevata, anche se si può ancora migliorare. L'acqua pulita è una risorsa di valore inestimabile che non dobbiamo dare per scontata. Esorto gli Stati membri a fare in modo che il lieve calo dell'ultimo anno si tramuti in tendenza positiva".
La professoressa Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell'Agenzia europea dell'ambiente, ha sottolineato che "poter nuotare in acque pulite e' molto importante per gli europei, che grazie a queste informazioni potranno esigere la qualità più elevata per le acque di laghi, fiumi e mari. La partecipazione pubblica e' essenziale per monitorare costantemente le acque di balneazione europee, soprattutto perché gli effetti dei cambiamenti climatici sono sempre più evidenti".

Per saperne di più
Il comunicato stampa della Commissione (In inglese)

 



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