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Ambiente: nuove norme UE sui rifiuti elettronici

27 agosto 2012

Apparecchio TV da rottamareIl 13 agosto 2012 sono entrate in vigore nuove norme sulla raccolta e il trattamento dei rifiuti elettronici (ossia i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, RAEE), contenute nella direttiva 2012/19/UE [formato .pdf - 985 Kbyte] del 4 luglio 2012.
 
La raccolta sistematica e un corretto trattamento sono indispensabili per il riciclaggio di materiali come l'oro, l'argento, il rame e i metalli rari usati per la produzione di TV, computer portatili e telefoni cellulari. Le nuove norme segnano un chiaro progresso nella protezione dell’ambiente e favoriscono un impiego più efficiente delle risorse in Europa.

Dal 2016 in poi gli Stati membri dovranno garantire la raccolta del 45% delle apparecchiature elettriche ed elettroniche vendute sul territorio nazionale. In un secondo tempo, dal 2019, l’obiettivo salirà al 65% delle apparecchiature vendute, oppure all’85% dei rifiuti elettronici prodotti. Gli Stati membri potranno scegliere liberamente quale tra questi due benchmark per la misurazione degli obiettivi adottare. A partire dal 2018 l’ambito di applicazione della direttiva attualmente ristretto sarà esteso a tutte le categorie di rifiuti elettronici, previo svolgimento di una valutazione d'impatto.

La direttiva fornisce agli Stati membri gli strumenti per contrastare con maggiore efficacia le esportazioni illegali di rifiuti. Un ulteriore progresso previsto è la riduzione degli oneri amministrativi grazie all'armonizzazione degli obblighi nazionali in materia di registrazione e comunicazione. I vincoli degli Stati membri legati ai registri dei produttori di rifiuti elettronici saranno ora maggiormente allineati.

Ad oggi solamente un terzo dei rifiuti elettrici ed elettronici nell'UE è oggetto di raccolta differenziata nel quadro del regime documentato. L’ambizioso obiettivo finale della nuova direttiva, ossia la raccolta dell’85% della produzione complessiva di RAEE, farà sì che nel 2020 la raccolta differenziata riguarderà all’incirca 10 milioni di tonnellate di rifiuti, l’equivalente di 20 kg pro capite.

Gli Stati membri sono tenuti a conformarsi alle disposizioni della nuova direttiva al più tardi “entro il 14 febbraio 2014”. I consumatori possono restituire i rifiuti elettronici di piccole dimensioni presso i negozi al dettaglio, eccetto nei casi in cui sistemi alternativi già in uso diano prova di essere almeno di pari efficacia. A partire dalla data di attuazione della direttiva, alle spedizioni di apparecchiature usate sospettate di costituire spedizioni illegali di rifiuti si applicherà un’inversione dell’onere della prova.

Ad alcuni Stati membri sarà concessa una deroga temporanea dai nuovi obiettivi di raccolta in ragione di un’insufficienza delle infrastrutture necessarie o di uno scarso livello di consumo di apparecchiature elettroniche.


Per saperne di più:
Sezione "Ambiente" del portale Europa (in inglese)



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