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Lo European Research Council, il Consiglio europeo della ricerca (CER), assegnerà 680 milioni di euro a 302 ricercatori di fama in ventiquattro paesi europei, nell'ambito dell'ultimo bando per l'assegnazione delle sue prestigiose sovvenzioni per ricercatori esperti (advanced grants).
Tra i ricercatori premiati, 15 sono ospitati in enti di ricerca del nostro paese, mentre sono complessivamente 19 quelli di nazionalità italiana. Grazie a sovvenzioni fino a 2,5 milioni di euro per progetto, il finanziamento consente agli scienziati e ai loro collaboratori di sviluppare le proprie idee innovative, spesso alle frontiere del sapere. I progetti selezionati riguardano una grande varietà di temi.
Istituito dall'UE nel 2007, il CER è la prima organizzazione paneuropea nata per finanziare la ricerca d'avanguardia. Il Consiglio, che rappresenta la componente più nuova e pionieristica del Settimo programma quadro di ricerca e innovazione (programma specifico "Idee"), dispone di una dotazione complessiva pari a 7,5 miliardi di euro per il periodo 2007-2013. La Commissione europea ha proposto un incremento significativo del bilancio del CER per giungere a oltre 13 miliardi di euro nel nuovo programma quadro "Orizzonte 2020" (2014-2020).
Dei 19 ricercatori eccellenti italiani 15 lavorano in centri di ricerca in Italia mentre quattro operano in centri di ricerca stranieri. I progetti italiani ad essere stati selezionati sono relativi a una grande varietà di temi e sono stati assegnati a ricercatori della Scuola Normale di Pisa, Università Bocconi, Istituto Nazionale dei Tumori, Università di Tor Vergata, Istituto Firc di Oncologia Molecolare, Università di Firenze, Istituto Einaudi per Economia e Finanza, Università di Milano, Università di Parma e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
Tra le ricerche italiane ad essersi aggiudicate le sovvenzioni spiccano temi come gli iperspazi e Rna non codificanti. Un'altra sovvenzione sarà assegnata a un ricercatore che in Italia analizza come gli operatori economici formano e modificano le proprie convinzioni in merito ai propri contesti e ai propri omologhi inserendo elementi emotivi e psicologici nei modelli esistenti.
Per saperne di più:
Sito del Consiglio europeo della ricerca (in inglese)