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Ogni anno circa 70 milioni di passeggeri viaggiano in autobus nell'UE. "Abbiamo mantenuto le promesse e grazie a questo regolamento i diritti dei passeggeri dell'UE si estendono anche a chi viaggia in autobus - ha commentato il Commissario europeo ai Trasporti, Siim Kallas - L'UE è ora la prima regione del mondo che dispone di un complesso di diritti dei passeggeri per tutti i modi di trasporto".
Il nuovo regolamento europeo sui diritti dei passeggeri in autobus e pullman stabilisce i diritti fondamentali dei viaggiatori e impone una serie di obblighi alle società di trasporto e ai gestori delle stazioni, definendone le responsabilità nei confronti dei passeggeri. Diritti analoghi a quelli di cui beneficiano i passeggeri del trasporto aereo, ferroviario e marittimo.
Tra questi diritti vi è innanzitutto la non discriminazione basata sulla cittadinanza riguardo alle tariffe e ad altre condizioni contrattuali, ma anche il divieto di un trattamento discriminatorio nei confronti di disabili e persono a mobilità ridotta; norme minime in materia di informazione dei passeggeri prima e durante il viaggio, un sistema per la gestione dei reclami accessibile a tutti i passeggeri, appositamente predisposto dai vettori; organismi nazionali indipendenti in ogni Stato membro incaricati di garantire l’applicazione del regolamento e, se opportuno, imporre sanzioni.
Previsto anche il rimborso del prezzo del biglietto o il reinstradamento in caso di overbooking, cancellazione o ritardo superiore a due ore rispetto all'ora di partenza prevista, ma solo per distanze superiori a 250 km.
E per restare aggiornati sui diritti dei passeggeri, l'UE mette a disposizione anche una applicazione per smartphone.
Per saperne di più:
I diritti del passeggero, sito dell'Unione Europea