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Tariffe telefoniche: alte differenze in UE, Italia tra meno cari

6 agosto 2013

TelefoniniSotto esame le differenze di prezzo delle chiamate telefoniche tra paesi UE e la consapevolezza, ammessa dal vicepresidente della Commissione europea, Neelie Kroes, che "i 28 mercati della telecomunicazione presenti oggi in Europa non apportano ai consumatori i vantaggi che garantirebbe loro un mercato unico". Per questo motivo, la Commissione è pronta a presentare a settembre un nuovo pacchetto legislativo.

Ma cosa dicono i dati comparati? I prezzi pagati dai cittadini europei per gli stessi servizi variano e anche di molto. Come nel caso delle chiamate nazionali su rete mobile: una differenza del 774% tra la Lituania, il paese dove queste telefonate costano meno, e i Paesi Bassi, il paese più caro. Uno squilibrio, spiega la Commissione UE, non certo spiegabile con gap qualitativi, disparità nei costi sostenuti per garantire il servizio o differenze nel potere d'acquisto dei consumatori di diversi paesi.

In questo quadro di accentuate divergenze l'Italia sembra ottenere un piazzamento rispettabile: con 6,9 centesimi di euro di costo medio al minuto delle comunicazioni mobili - secondo una tabella fornita dall'UE che cita i dati della Digital Agenda scoreboard 2012 - segna un valore nettamente inferiore alla media europea, pari a 9,1 centesimi al minuto, al di sotto di Germania (8,8), Francia (12,7) e Spagna (13,3). Il nostro Paese si colloca al decimo posto tra i paesi meno cari nell'Unione Europea. E anche sul fronte delle tariffe praticate dai maggiori operatori di diversi paesi sulle chiamate mobili internazionali, l'Italia segna il valore più basso, con 35 centesimi di euro al minuto a pari merito di Francia e Ungheria.

La Commissione UE fa notare come nel mercato unico europeo vi siano differenze di prezzo molto meno marcate per altre categorie di beni e servizi di base. Ad esempio, un litro di latte si può acquistare per un prezzo compreso tra 69 e 99 centesimi di euro ovunque, con una differenza di prezzo del 43 per cento al massimo. Determinati acquisti "occasionali", ad esempio un iPad, il computer tablet prodotto dalla Apple, sono soggetti a differenze di prezzo dell'11 per cento nel territorio.

Una situazione che la vicepresidente Kroes intende affrontare annunciando un nuovo pacchetto normativo: l'obiettivo è rafforzare il mercato unico delle telecomunicazioni.


Per saperne di più:
Comunicato della Commissione UE con infografiche



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