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Pmi, nel 2013 una impresa UE su 3 non ha ricevuto i finanziamenti necessari

14 novembre 2013
Nel 2013 una piccola e media impresa ogni tre non ha ricevuto i finanziamenti richiesti su cui contava per la propria attività. Il dato è ancor più pesante per le Pmi italiane: una su due non hanno ottenuto il credito richiesto. E' quanto emerge da una indagine sull'accesso al credito pubblicata dalla Commissione europea e dalla Banca centrale europea.

Il 15% dei partecipanti al sondaggio ha dichiarato di ritenere l'accesso al credito un problema importante per la propria impresa. Tutto ciò, secondo la Commissione UE, "convalida la percezione fondamentalmente negativa delle Pmi in merito alla capacità delle banche di concedere credito".

In tutta l'Unione Europea, il 65% delle aziende che ha chiesto un prestito alle banche è riuscita ad ottenerlo nella sua totalità, una percentuale che scende a poco sopra il 50% per l'Italia. Respinto il 13% delle richieste di credito (in Italia, il 16%), mentre nel 16% dei casi l'importo concesso è stato inferiore a quanto richiesto. Dalla ricerca emerge che metà di tutti i prestiti concessi negli ultimi due anni riguardava un importo inferiore a 100 mila euro.

Il 2% delle imprese UE ha inoltre respinto l'offerta di credito ricevuta dalla banca in quanto ha ritenuto inaccettabili le condizioni proposte, mentre il 7% delle Pmi non ha neanche presentato domanda nel timore di vedersela respingere. Sono soprattutto le aziende giovani: l'11% di coloro che hanno avviato l'attività da 2 a 5 anni fa non ha fatto richiesta di finanziamento in previsione di un rifiuto.

Le maggiori percentuali di rifiuti si sono riscontrate tra le microimprese, quelle con meno di 10  dipendenti, con il 18%, e tra le Pmi in attività da meno di 2 anni, che rappresentano il 28% dei casi. La scarsità di garanzie reali o altre condizioni poste dalle banche, quali la presenza di garanti, costituiscono gli ostacoli più frequenti frapposti alle imprese che si rivolgono alle banche, seguite dall'eccessiva onerosità dei tassi di interesse. Una delle alternative, il finanziamento con capitale di rischio, è stata invece adottata solo dal 5% delle Pmi.

Il rapporto evidenzia inoltre che il 15% delle Pmi europee ha individuato nell'accesso al credito "il problema più pressante". In Italia si arriva al 20%, uno dei dati più elevati tra i Ventotto e inferiore soltanto a quelli registrati.


Per saperne di più:
Indagine sull'accesso al credito di Commissione UE e Bce [.pdf - EN]
Portale dell'UE dedicato all'accesso al credito



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