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Nel futuro dell'UE un telepass europeo

20 ottobre 2009

casello autostradaleUn pedaggio unico per tutte le autostrade europee ed un unico apparecchio per il pagamento. Ancora qualche anno e per l'automobilista europeo si aprirà una nuova era. La più importante, non ha esitato a definirla tale anche il Commissario UE per i Trasporti, Antonio Tajani, dopo l'abolizione dei controlli alle frontiere.

La Commissione europea ha recentemente adottato una decisione che stabilisce le specifiche e i requisiti tecnici essenziali necessari per il lancio di un Servizio europeo di telepedaggio (EETS) che consentirà agli utenti della strada di pagare facilmente i pedaggi in tutta l'Unione europea (UE) grazie ad un abbonamento stipulato con un prestatore di servizi e un'apparecchiatura di bordo unica.

Secondo le previsioni della Commissione europea, il nuovo servizio sarà disponibile entro tre anni per i veicoli commerciali di peso superiore alle 3,5 tonnellate ed entro cinque per tutti gli altri automobilisti.

Così come avviene oggi in Italia con il sistema Telepass, il sistema europeo consentirà di utilizzare autostrade, tunnel, ponti pagando i relativi pedaggi attraverso un unico apparecchio elettronico installato sugli autoveicoli e un contratto stipulato con il fornitore del servizio. Il sistema ridurrà quindi le operazioni di pagamento in contanti ai caselli dei pedaggi, migliorando il flusso di traffico e riducendo la congestione".

Agli inizi degli anni novanta in diversi paesi europei sono stati introdotti dei sistemi elettronici di pagamento del pedaggio. La maggior parte di tali sistemi funziona con un'apparecchiatura di bordo che comunica le caratteristiche del veicolo ai gestori dell'infrastruttura stradale per stabilire l'importo del pedaggio, basato ad esempio sul peso e le dimensioni del veicolo.

I vari sistemi di pagamento elettronico nazionali e locali sono però solitamente incompatibili tra loro e possono comunicare unicamente con le rispettive apparecchiature di bordo. In questo modo, questi sistemi, non essendo interoperabili, costituiscono un notevole ostacolo al trasporto stradale internazionale.

Ad esempio, per viaggiare dal Portogallo alla Danimarca sarebbe necessaria la presenza di cinque o più unità di bordo sul cruscotto del veicolo, in quanto ogni unità corrisponde ad un abbonamento specifico con un determinato gestore stradale.

Per il trasportatore ciò comporta, per riconciliare i dati di viaggio, le fatture ricevute, le clausole contrattuali e gli ordini di pagamento, adempimenti e oneri amministrativi che richiedono tempo e denaro.

La Commissione ha oggi fissato le basi stabilendo le caratteristiche tecniche necessarie per poter arrivare al lancio del nuovo servizio paneuropeo ed anche diritti e doveri di fornitori del servizio, utenti e società gestrici delle infrastrutture stradali a pagamento.  



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