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La Commissione Europea accoglie gli impegni di rimedi strutturali presentati dalla impresa Italiana di gas naturale ENI. I rimedi rispondono alle preoccupazioni espresse dalla Commissione in merito alla modalità di gestione e l'operatività delle infrastrutture di trasporto di gas naturale da parte di ENI e che potrebbe integrare un abuso di posizione dominante in violazione alle regole di concorrenza (Articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea - TFEU).
Eni propone di dismettere la sue partecipazioni azionarie in tre infrastrutture internazionali di trasporto di gas: i gasdotti TAG, TENP e Transitgas. La Commissione intende procedere al market test al fine di adottare una decisione adottare decisioni con impegni ai sensi dell'articolo 9 del regolamento 1/2003. In virtù di tale procedura, la Commissione può, mediante decisione, rendere detti impegni obbligatori per l'impresa.
Le principali preoccupazioni della Commissione attengono alla circostanza che ENI possa aver limitato la concorrenza nei mercati della vendita di gas in Italia attraverso una strategia di rifiuto alla vendita. Nella Comunicazione degli Addebiti del 6 Marzo 2009 (MEMO/09/120) la Commissione ha indicato che ENI potrebbe aver abusato della sua posizione dominante nei mercati della vendita di gas in Italia e del trasporto di gas naturale all'Italia rifiutando ai propri concorrenti l'accesso alla capacità di trasporto disponibile sui propri gasdotti (accaparramento di capacità - capacity hoarding), offrendo la capacità in maniera da limitarne il valore (degrado di capacità – capacity degradation) e limitando strategicamente l'investimento (limitazione strategica dell'investimento - strategic underinvestment) sul proprio sistema di infrastrutture di trasporto internazionale.
E' specificato altresì che detti comportamenti sono stati adottati nonostante la presenza di una significativa domanda di capacità di breve e lungo termine da parte di terzi operatori e che tali comportamenti hanno potenzialmente indebolito la concorrenza nei mercati del gas a danno dei consumatori in Italia. Alla luce di quanto detto sopra, e subordinatamente alla risposta del market test, la Commissione plaude la proposta di ENI di dismettere le proprie partecipazioni nei gasdotti in quanto tale rimedio strutturale è idoneo a rimuovere le preoccupazioni al cuore dell'indagine della Commissione, ovvero il conflitto di interessi che risulta dalla natura di impresa verticalmente integrata.
Gli impegni possono quindi costituire un passo rilevante per promuovere lo sviluppo della concorrenza nei mercati Italiani del gas naturale e nel contenpo accrescere la sicurezza dell'approvvigionamento. La Commissione continuerà ha condurre attività istruttoria nel settore dell'energia, in particolare alla luce dei seri problemi identificati nell'Indagine della Commissione sulla concorrenza nel settore dell'energia.
Per saperne di più:
sito web dell'ENI
sito web della DG Concorrenza della Commissione europea