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Le nuove norme stabiliscono che i cittadini dell'Unione Europea possono essere rimborsati per l'assistenza medica che ricevono in un altro Stato membro, a condizione che il trattamento e i costi siano normalmente coperti nel loro paese. Le autorità possono esigere che i pazienti richiedano un'"autorizzazione preventiva" per i trattamenti che necessitano di un ricovero ospedaliero o di cure sanitarie specializzate. Ogni eventuale rifiuto dovrà essere giustificato secondo un elenco ristretto di motivi.
La nuova normativa tra l'altro chiarisce le modalità di rimborso e stabilisce quali sono i casi in cui è richiesta un'autorizzazione preventiva. Ora, ha commentato la relatrice del provvedimento, l'europarlamentare francese Francoise Grossetete "i pazienti non saranno più lasciati soli quando cercano cure sanitarie all'estero e quando cercano di ottenere il loro rimborso. Questa direttiva, finalmente, farà luce sui diritti dei pazienti, fino ad ora molto aleatori".
Attualmente, l'1% dei bilanci sanitari degli Stati membri viene impiegato in cure sanitarie transfrontaliere. Le norme riguardano solo coloro i quali scelgono di farsi curare all'estero. La tessera europea di assicurazione malattia continuerà a restare valida per i cittadini che necessitano di trattamento urgente quando si recano in visita un altro paese dell'UE.
Il testo approvato dall'Europarlamento è il risultato di un accordo raggiunto con il Consiglio, che deve ancora dare la sua approvazione formale. Una volta ottenuto il via libera, gli Stati membri avranno 30 mesi di tempo per apportare le necessarie modifiche alla loro legislazione nazionale.
Il commissario europeo alla Salute ed alla Politica per i consumatori John Dalli, in una nota diffusa a Bruxelles ha affermato che "il voto di oggi segna un importante passo avanti per tutti i pazienti in Europa". Per Dalli la direttiva approvata dal Parlamento europeo sarà di beneficio per tutti i pazienti in Europa perché "chiarisce i loro diritti ad accedere a cure di alta qualità e ad essere rimborsati". Tra l'altro, secondo Dalli, le nuove norme "saranno di aiuto per i pazienti che hanno bisogni di trattamenti specialistici, per esempio quelli che hanno bisogno di una diagnosi o di cure per malattie rare".
per saperne di più:
sito web del Parlamento Europeo
sito web del commissario John Dalli