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Il numero di consumatori europei che fa acquisti su internet negli ultimi cinque anni è raddoppiato, passando dal 20 per cento al 40 per cento. Ma si tratta di una crescita che riguarda per lo più i paesi nordici dove il commercio elettronico era già molto avanzato, mentre restano indietro i paesi dell'Europa meridionale e orientale, a partire dall'Italia.
E' quanto rivela lo studio "Consumer behaviour in a digital environment" presentato a Bruxelles dalla Commissione Mercato Interno del Parlamento europeo.
Lo shopping on line registra punte del 60 per cento in paesi come Danimarca, Regno Unito, Olanda e Svezia, ma le percentuali crollano per Romania (ferma al 3 per cento), Bulgaria (al 4 per cento) e Grecia (12 per cento). Anche l'Italia è sotto la media europea con appena il 15% dei cittadini che fa acquisti su internet.
Dalla relazione emerge che all'aumento dello shopping online non è seguito anche un incremento del numero d'imprese che vendono beni e servizi su internet. In Europa solo il 14 per cento delle aziende permette di acquistare su web, con punte di circa il 25 per cento in Belgio, Danimarca e Svezia. In fondo alla classifica, con il 4 per cento, Italia e Bulgaria.
Lo studio del Parlamento europeo sottolinea infine che i prodotti che in generale vengono maggiormente acquistati su internet sono i vestiti e i viaggi, mentre hanno meno probabilità di essere comprati i prodotti elettronici.
Per saperne di più:
Il rapporto del Parlamento europeo (in inglese)