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Il Consiglio europeo ha approvato la direttiva che estende i termini per la tutela della proprietà intellettuale di interpreti e produttori musicali da 50 a 70 anni.
La nuova normativa ha l'obiettivo di "accrescere il livello di tutela degli artisti interpreti o esecutori, riconoscendo il loro contributo creativo ed artistico". Una scelta dovuta, secondo il Consiglio, al fatto che gli artisti "cominciano giovani la loro carriera e capita spesso che la durata attuale della tutela di 50 anni non basti a proteggere le loro performance per tutta la vita". Alcuni artisti, infatti, prosegue il Consiglio, "subiscono di conseguenza una perdita di guadagni alla fine della loro vita".
Il copyright ora scadrà 70 anni dopo il decesso delle persone coinvolte nella creazione dell'opera (dall'autore del testo al compositore etc.).
La legge, che è stata oggetto di un accordo con il Parlamento europeo in prima lettura, è stata adottata nonostante l'opposizione di Svezia, paesi del Benelux (Olanda, Belgio e Lussemburgo), Repubblica ceca, Slovacchia, Romania e Slovenia. Astenuti invece Austria ed Estonia.
Gli Stati membri hanno ora due anni di tempo per far diventare legge le nuove disposizioni proposte nel luglio 2008 dalla Commissione europea.
Per saperne di più:
Direttiva, faq e altre informazioni sul sito della Commissione europea [EN]