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I lavoratori extracomunitari che lavorano legalmente nella UE avranno diritti simili a quelli degli europei per quanto riguarda le condizioni di lavoro, la pensione, la sicurezza sociale e l'accesso ai servizi pubblici. Lo prevede la nuova legislazione sul "permesso unico", approvata il 13 dicembre 2011 dal Parlamento europeo.
La direttiva permetterà ai lavoratori extracomunitari di ottenere il permesso di lavoro e quello di residenza attraverso un'unica procedura. Gli Stati membri avranno due anni per trasporre le nuove misure nelle legislazioni nazionali. La direttiva sul permesso unico si aggiunge a altre misure sull'immigrazione legale, come la "carta blu" che mira a regolare i flussi d'immigrazione secondo i bisogni del mercato del lavoro europeo.
Le nuove regole non modificheranno la possibilità di ciascun governo nazionale di regolare il flusso di lavoratori extracomunitari, ma obbligheranno le autorità nazionali a rispondere a una richiesta per un permesso unico entro 4 mesi, riducendo le incertezze, l'iter amministrativo e i tempi d'attesa. La candidatura per il permesso potrà essere presentata sia dal lavoratore sia dall'impresa che assume.
Per saperne di più:
Approfondimento sul sito del Parlamento europeo