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Dal primo luglio i costi delle chiamate e traffico dati in roaming subiranno una nuova riduzione. Lo ha deciso ieri il Parlamento europeo approvando a larghissima maggioranza (578 sì, 10 no, 10 astenuti) il nuovo regolamento UE che mette un tetto alle tariffe e permetterà l'acquisto di servizi roaming da operatori diversi dagli operatori nazionali, aprendo il mercato alla concorrenza.
La tariffa massima per il finora carissimo e non regolamentato traffico dati, indispensabile per il pieno uso di smartphone e tablet, dal primo luglio prossimo sarà di 70 centesimi a megabyte, che scenderanno a 45 cent/Mb nel 2013 e a 20 cent/Mb dal primo luglio 2014.
Anche il costo delle chiamate vocali scenderà con lo stesso principio di gradualità: il primo luglio prossimo si passerà dagli attuali 35 a 29 cent/min, nel luglio 2013 a 24 cent/min e nel 2014 a 19 cent/min. Per le chiamate ricevute dagli attuali 11 cent/min si scenderà a 8 cent/min a luglio prossimo, a 7 cent/min nel luglio 2013 e 5 cent/min nel 2014.
Quanto agli SMS, i costi scenderanno dagli 11 centesimi di adesso a 9 a luglio, poi a 8 nel luglio 2013 e a 6 a luglio del 2014.
Inoltre, a partire dall'estate del 2014 i clienti degli operatori di telefonia mobile avranno la possibilità di acquistare separatamente i servizi nazionali e quelli di roaming, mantenendo sempre lo stesso numero di telefono. Non dovranno quindi pagare per cambiare fornitore e le compagnie di tlc nazionali avranno l'obbligo di informarli di questo loro diritto. Da luglio di quest'anno, poi, gli operatori virtuali di rete, ovvero chi non ha una infrastruttura propria, potrà accedere alle reti di altri operatori a prezzi all'ingrosso per fornire servizi di roaming, in modo da incoraggiare una maggiore concorrenza nel settore.
Le novità tariffarie troveranno certamente il favore dei consumatori italiani. Secondo infatti un sondaggio effettuato da TripAdvisor, gli alti costi per il roaming rappresentano il maggior disagio per gli italiani in viaggio all'estero. Su 5000 turisti europei che hanno partecipato al sondaggio, ben 1800 sono italiani e il 61% ha individuato proprio nelle tariffe del roaming l'elemento più negativo del viaggiare all'estero, tanto che il 55% disattiva la modalità 'data roaming' quando si trova fuori il proprio Paese per evitare i costi salatissimi del servizio.
Per saperne di più:
Parlamento UE su nuovo accordo sul roaming
Portale sul roaming dell'UE [EN]
Sezione Viaggiare di Vivieuropa